Aspetti della disciplina dei benefici ecclesiastici dalle origini al Decreto di Graziano

In sintesi
La promulgazione del nuovo Codex Iuris Canonici, avvenuta il 25 gennaio 1983 per opera di papa Giovanni Paolo II, ha segnato un avvenimento di straordinaria importanza per quanto riguarda la materia dei benefici ecclesiastici; infatti, di essi si parla soltanto in un canone, il 1272 (ripreso dal 1274), il quale afferma che nelle regioni nelle quali esistono ancora benefici propriamente detti, spetta alla Conferenza Episcopale, concordate opportune norme con la Santa Sede e da essa approvate, regolare il regime dei benefici, in modo che il reddito o, per meglio dire, la dote dei benefici, sia a poco a poco conferita all’istituto, costituito in ogni singola diocesi, per la raccolta dei beni e delle oblazioni al fine del sostentamento del clero, addetto al servizio della diocesi.
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