L'uomo che vendeva ricordi

In sintesi
Corre più veloce il tempo o l’uomo? Vivono più i ricordi o i pensieri? Nella diatriba che da sempre fa scontrare la realtà con l’inconscio capita di incontrare un uomo che ha imparato a vivere insieme al suo corpo, al ritmo degli attimi. È così forte la sua volontà che senza difficoltà soggioga e beffeggia le ore. Lo fa con la delicatezza con cui il vincitore consola il vinto, con la discrezione con cui la luna sorride al sole, prendendo il suo posto, maliziosa, per regnare di notte. Ma quante volte si vede la luna anche di giorno? È un’entità che batte il tempo perché silente, resta lì in attesa, e regna. Fanno così anche i ricordi, fantomatici attori di uno spettacolo senza palcoscenico. Perché a teatro tutto comincia e finisce, ma nella vita no. I ricordi come la luna battono il tempo. Così, L’uomo che vendeva ricordi ha sospirato dinanzi agli eventi, ne ha fatto la sua fonte, e con essi ha stretto un patto siglato dal tempo. Ha stretto un patto con la vita, ora è sole e luna, è in sé tempo, sempliceMente.
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